Sì, è possibile evitare la diffusione dell’influenza stagionale!

L’influenza stagionale, è un’infezione del tratto respiratorio causata da virus influenzali. Si verifica in tutte le regioni del mondo. I virus dell’influenza A, ulteriormente suddivisi in sottotipi in base alle proteine di superficie, sono i virus influenzali più comuni. I sottotipi A (H1N1) e A (H3N2) sono attualmente in circolazione nella popolazione umana. È importante notare che solo i virus influenzali A sono collegati alla pandemia.

L’inverno è una stagione di punta per le infezioni respiratorie, tra cui l’influenza, che si trasmettono più efficacemente a temperature più basse e con un tasso di umidità inferiore. Anche le maggiori interazioni sociali in ambienti chiusi contribuiscono ad aumentare i tassi di trasmissione. L’influenza si diffonde facilmente attraverso tosse e starnuti. I sintomi riconoscibili dell’influenza sono l’insorgenza improvvisa di febbre, tosse, mal di gola, dolori, stanchezza e naso che cola.

Milioni di persone si ammalano di influenza ogni anno e la maggior parte si riprende rapidamente senza bisogno di cure particolari. Tuttavia, una parte della popolazione è esposta a un rischio maggiore di gravi complicazioni, alcune delle quali possono essere letali o addirittura mortali. In particolare, gli anziani, le donne in gravidanza, i bambini piccoli e le persone con patologie di base hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi della malattia in caso di infezione.

Su scala globale, l’influenza stagionale miete in media 400.000 vittime all’anno a causa di malattie respiratorie. Il numero di decessi aumenta significativamente durante le pandemie, caratterizzate da una significativa evoluzione dei ceppi influenzali. La continua prevalenza dell’influenza come onere globale significativo può essere attribuita a fattori quali l’invecchiamento della popolazione e l’accesso limitato all’assistenza sanitaria e ai servizi igienici in molti Paesi.

Tuttavia, con il miglioramento delle condizioni di vita, la popolazione è diventata generalmente più sana: le persone nate nel 1940 avevano circa un terzo del rischio di morire di influenza rispetto a quelle nate nel 1900 (anche se raggiungevano la stessa età). Questo declino è continuato, e i nati nel 1980 avevano un rischio dimezzato rispetto ai nati nel 1940.

Gli operatori sanitari, in particolare, sono più esposti al rischio di contrarre la malattia, poiché sono abitualmente esposti a una serie di virus, tra cui l’influenza. Si raccomanda la vaccinazione per proteggere loro e i loro pazienti.

Per coloro che contraggono l’influenza, il trattamento si concentra principalmente sulla riduzione dei sintomi; un riposo adeguato e un maggiore apporto di liquidi sono essenziali per sostenere il naturale processo di guarigione dell’organismo. Sebbene la maggior parte delle persone si riprenda entro una settimana senza intervento medico, chi presenta sintomi gravi o fattori di rischio specifici può richiedere l’intervento di un medico.

Quando si riconosce che l’influenza è una malattia con un impatto sociale ed economico significativo, la vaccinazione è la misura preventiva più efficace contro la malattia. Poiché i virus influenzali cambiano, la vaccinazione annuale è essenziale per combattere efficacemente i ceppi in evoluzione. Nell’emisfero settentrionale, dove l’influenza stagionale circola da novembre a maggio, il periodo ottimale per la vaccinazione è ottobre. La vaccinazione tempestiva non solo protegge gli individui, ma contribuisce anche a ridurre al minimo l’impatto complessivo dell’influenza sulla società.

Sebbene la vaccinazione rimanga la strategia di prevenzione principale, è importante che tutti adottino misure aggiuntive per ridurre la diffusione dell’influenza. Comprendendo la natura del virus e adottando misure preventive, gli individui possono svolgere un ruolo attivo nella prevenzione della diffusione dell’influenza e nel ridurre al minimo il suo impatto sulla salute pubblica.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sottolinea l’importanza di misure protettive semplici ma efficaci per prevenire la diffusione dell’influenza e raccomanda quanto segue:

  1. Lavaggio frequente delle mani: A causa della natura altamente contagiosa dell’influenza, essa si diffonde facilmente attraverso i germi provenienti da tosse e starnuti. Questi germi possono rimanere sulle mani e sulle superfici fino a 24 ore, sottolineando l’importanza di un lavaggio regolare e accurato delle mani.
  2. Regole per tosse e starnuti: Copritevi la bocca e il naso con un fazzoletto quando tossite o starnutite. Se non è disponibile un fazzoletto, utilizzare la piega del gomito invece della mano. Smaltire correttamente i fazzoletti usati per evitare un’ulteriore diffusione.
  3. Rimanere a casa: Se avete la febbre alta o vi sentite male, è consigliabile rimanere a casa e ridurre al minimo il contatto con gli altri. I primi cinque giorni sono i più contagiosi, quindi prendere precauzioni in questo periodo può aiutare a prevenire la diffusione del virus.
  4. Evitare di toccarsi il viso. Evitate di toccare gli occhi, il naso e la bocca, perché sono punti di ingresso per il virus. Questa semplice pratica può contribuire a ridurre il rischio di infezione.
  5. Limitare il contatto con le persone malate; ridurre al minimo l’esposizione a persone che hanno già l’influenza. Questa precauzione può aiutare a prevenire la trasmissione del virus.
Avoid spreading Influenza

Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità

Incorporando queste raccomandazioni nella vostra routine quotidiana, potete svolgere un ruolo attivo nel proteggere voi stessi e chi vi sta intorno dall’influenza.

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Fonti:

Authors

Fernando Lorenzo

Fernando Lorenzo

Titulaire d'un doctorat en chimie de l'Université métropolitaine de Manchester (2009), il coordonne les projets de R&D et le développement de nouveaux produits chez CHRISTEYNS. Il est l'auteur de plusieurs publications et études, dont Listeria monocytogenes dans les industries de la viande.

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